Le politiche di controllo e contrasto sono condizioni necessarie per un lavoro serio e credibile di prevenzione sociale e culturale, ma non sono sufficienti. Serve interazione fra politiche di prevenzione e contrasto, in una logica di cooperazione tra la Polizia Locale e le altre forze dell’ordine.
Il concetto di sicurezza che intendiamo perseguire per la città di Legnano non è soltanto assenza di minaccia, ma anche un’attività positiva di rafforzamento della percezione pubblica della sicurezza stessa. Anche il disordine e il degrado urbano contribuiscono in maniera significativa alla percezione di insicurezza.
Prevenzione e azione possono tradursi, a medio-lungo termine, in rapporti pacifici e cooperativi tra i cittadini e la pubblica sicurezza. Ecco allora che la nostra politica di sicurezza, accanto all’insostituibile ruolo di forze dell’ordine e Polizia Locale, prevedrà un intero ecosistema di azioni:
– nell’urbanistica con l’attenzione alla riqualificazione di aree degradate e irrisolte, sul territorio con l’attenzione alla manutenzione del patrimonio cittadino: perché dove ci sono bellezza e vita la criminalità si allontana
– con l’illuminazione pubblica, finalmente potenziata con luci a led in grado di illuminare per davvero la città e le sue strade
– nell’educazione con le attività di prevenzione sociale e con il coinvolgimento delle scuole superiori in progetti di educazione alla legalità e salute – prevenzione dell’abuso di alcool e stupefacenti – ma anche di tutoring dei ragazzi dei primi anni. Progetteremo queste iniziative con il coinvolgimento diretto dei ragazzi dell’ultimo anno di scuole secondarie attraverso la Consulta Giovani.
Servono politiche di sicurezza urbana, con la prevenzione dei reati – anche attraverso il sistema di videosorveglianza attivo in città – e i progetti di recupero delle aree degradate, con la dovuta attenzione ai fenomeni di criminalità organizzata, con l’educazione alla legalità nelle scuole e sul territorio (percorsi info-formativi e di mediazione scolastica, prevenzione del disagio e della devianza e dei conflitti, interventi di sostegno extra-scolastico e laboratoriale per i ragazzi). Avvieremo, inoltre, interventi di animazione sociale a cura delle realtà associative nei diversi quartieri, con la creazione di reti di quartiere con funzione di presidio sociale. Perno di questa programmazione nei quartieri saranno le Consulte territoriali, con l’obiettivo di coinvolgere tutte le realtà delle varie zone: cura di vicinato, associazioni, parrocchie, genitori degli alunni, commercianti.
Chiederemo inoltre con insistenza a Prefettura e Ministeri l’incremento delle pattuglie attive delle forze dell’ordine presenti sul territorio.
Proporremo, infine, interventi di educazione stradale e campagne informative, unite a un sistema di controlli efficace, a interventi strutturali per la messa in sicurezza della rete viaria e alla collaborazione con gli enti preposti per una gestione efficiente del personale in grado di garantire il controllo costante delle strade del territorio.