Gli spazi verdi all’interno della città non sono solo fondamentali dal punto di vista ecologico ma, come si è visto, hanno un’importante funzione ricreativa e sociale. Essa è pienamente espletata solo se la fruizione è garantita a tutti i cittadini.
Nella città che vogliamo – una Legnano senza barriere fondata sull’attenzione ai soggetti più fragili quali gli “ABCD”: anziani, bambini, ciclisti, disabili – i parchi pubblici e le loro attrezzature devono essere accessibili a tutti, anche a persone con limiti motori, sensoriali o con disturbi cognitivo-comportamentali. In città ci sono oggi spazi dotati di giochi inclusivi, ma in un impianto ancora tradizionale. Vogliamo cambiare il paradigma: il parco pubblico deve essere concepito nella sua interezza per tutti.
Il parco inclusivo ha attrezzature che garantiscono flessibilità nell’uso, un basso sforzo fisico, tolleranza all’errore, spazi adatti all’approccio di ogni soggetto. Ha strade di accesso e percorsi compatti, privi di interruzione, pianeggianti, in materiali adatti all’utilizzo in tutte le stagioni. Elimina ogni barriera architettonica e ogni ostacolo all’accesso.
Abbiamo mappato 27 giardini pubblici in città. Ci poniamo l’obiettivo di realizzare durante il mandato amministrativo almeno un parco inclusivo completo, e di avviare una transizione a questo modello in ogni occasione di manutenzione straordinaria e ristrutturazione degli spazi esistenti. Coglieremo inoltre ogni opportunità derivante da bandi per avviare questo cambiamento.