Sul tema della scuola dobbiamo distinguere chiaramente due fasi programmatiche: i primi cento giorni dell’anno scolastico 2020-21, per affrontare l’emergenza post-covid, e una seconda fase in cui realizzare una scuola di comunità.
Nella fase di emergenza dovremo aiutare le famiglie per tutto l’anno scolastico 2020/21, per permettere ai genitori di continuare a lavorare, anche con misure sperimentali e con l’attivazione della rete della solidarietà cittadina per finanziare progetti specifici. Cosa faremo dunque?
– creeremo un “fondo nidi sicuri“: useremo tutte le risorse rese disponibili da Governo e Regione per famiglie con figli nella fascia d’età 0-3 per perseguire l’obiettivo “nidi gratis”. Le risorse dovranno dare ossigeno alle famiglie, con priorità a quelle coinvolte in episodi di disoccupazione o cassa integrazione legati all’attuale crisi. Con il fondo assegneremo contributi per pagare le rette dei nidi sia pubblici che privati, per raggiungere anche le famiglie che non hanno accesso alla misura “nidi gratis” di Regione Lombardia
– sperimenteremo il servizio di “tempo ritrovato“. Coinvolgeremo i centri civici di Canazza e Mazzafame per avviare un servizio con cui i genitori potranno, per alcune ore alla settimana, lavorare in smart working mentre i bambini di 0-6 anni vengono accuditi da personale specializzato (servizio in compartecipazione con le famiglie)
– potenzieremo sperimentalmente i pre e post scuola per la fascia 6-14, per coprire le fasce orarie eventualmente scoperte dopo la riorganizzazione delle scuole a causa del covid o per le giornate di assenza dei docenti, di chiusure e sospensioni. Il servizio sarà in compartecipazione con le famiglie e sarà un esperimento di collaborazione pubblico-privato che si potrebbe riproporre nei giorni di chiusura delle scuole a Natale e Pasqua.