I grandi eventi culturali


Sono le manifestazioni che devono fare di Legnano un polo attrattivo di cultura e un riferimento nell’ambito di un territorio vasto. Il primo di questi è la manifestazione legnanese per eccellenza, il Palio. Se la crescita del Palio contribuisce a consolidare il rango culturale di Legnano, l’Amministrazione comunale deve da parte sua, d’intesa con tutti gli attori del Palio, trovare occasioni per valorizzarlo e farlo crescere nel percorso lungo tutto l’anno.

Il secondo, con una storia molto più recente ma segnata da una grande risposta di pubblico, è il Rugby Sound. Il festival ha richiamato a Legnano spettatori non soltanto dai Comuni limitrofi ma da altre parti d’Italia.

Storia quasi quarantennale può vantare il Premio di Poesia Città di Legnano “Giuseppe Tirinnanzi”, stabilmente inserito fra i più prestigiosi concorsi per composizioni poetiche in italiano e in dialetto a livello nazionale.

A dispetto delle difficoltà incontrate negli ultimi anni, il Festival corale internazionale “La Fabbrica del Canto” per una trentina d’anni ha portato nella nostra Città le migliori espressioni al mondo di questo genere musicale: proseguire e consolidare questa storia aggiungerebbe valore e prestigio al calendario culturale di Legnano.

Tradizione più recente è quella del “Festival dei corti”, che nel 2020 celebra l’ottava edizione e che, a dispetto delle restrizioni provocate dalla pandemia, ha fatto registrare una partecipazione alta, qualificata e di respiro internazionale. La riuscita di un’iniziativa come quest’ultima dimostra la possibilità di successo di un progetto culturale di livello e gli spazi che si aprono a idee ambiziose quando debitamente sorrette da capacità organizzative.

A queste manifestazioni, già radicate, altre dovranno aggiungersi per incrementare quantitativamente e qualitativamente l’offerta culturale della Città. Legnano, in questo senso, dovrà essere in grado di cogliere le opportunità di entrare in manifestazioni e festival già esistenti sul nostro territorio (l’esempio è quello, partito anni fa, del Festival Fotografico Europeo), ma dovrà essere capace anche di avanzare nuove proposte di rassegne di ampio respiro per giocare un ruolo strategico in ambito culturale.

Ad accomunare questi eventi dovrà essere l’impostazione. Ci sarà massima apertura alla partecipazione e ai contributi del territorio – dai singoli cittadini alle associazioni – massima apertura a sinergie ed “eventi satellite” che creino percorsi tematici non solo nello spazio ma anche nel tempo, sull’esempio di quanto succede in tante città italiane con i festival – dell’economia, della mente, del fumetto, … – o con le “week” di Milano.

Focus: il Palio

Non possono esserci dubbi sulla preminenza del Palio nel panorama culturale della Città di Legnano. Come anticipato, riteniamo che l’amministrazione comunale debba contribuire a creare e cogliere ogni occasione di crescita per il Palio e le sue manifestazioni. La collaborazione di tutti gli attori coinvolti, nel rispetto delle singole autonomie, sarà fondamentale per rendere questo un obiettivo concreto e non una mera dichiarazione di intenti.

Come noto, le attività delle contrade e del Collegio dei Capitani e delle Contrade non si esauriscono affatto nella realizzazione di sfilata storica, corsa ippica e cerimonie ufficiali, ma comprendono un gran numero di iniziative di valore sociale, culturale, artistico e filantropico lungo tutto il corso dell’anno. Esse meritano di essere valorizzate nell’ambito dell’offerta complessiva – del “cartellone culturale” – della città.

Trattare di Palio porta con sé anche una questione organizzativa irrisolta e urgente. Completare la creazione di una Fondazione ad hoc appare un obiettivo consono, per dotare la manifestazione di una struttura organizzativa adatta alla dimensione dell’evento e perseguire gli obiettivi di autonomia organizzativa e sviluppo delle potenzialità di crescita.

La Fondazione favorirà – a titolo di esempio – il perseguimento di iniziative per valorizzare il Palio come bene culturale anche attraverso i canali ministeriali, l’avvio del percorso verso un “Museo dei Palii” con un legame tra mondo paliesco e realtà dell’artigianato locale, un coinvolgimento attivo di manieri e contrade nella programmazione culturale cittadina. Potrà essere attore della co-progettazione di una gestione innovativa del Castello, in grado di coniugare cultura e intrattenimento – anche con attività remunerative quali un punto bar/ristoro – e reperire risorse per la ristrutturazione delle scuderie.

Il tutto con un obiettivo: avere un Palio vivo e attivo tutto l’anno, in tutta la città, per tutta la città. La Fondazione sarà strumento per dare maggiore autonomia e possibilità di sviluppo di nuovi progetti.